Resilver Boot Volume

abe_one

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Nov 11, 2015
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Ciao a tutti.

L'altra sera mi è uscito un allert dove indicava che il volume di boot è degradato.

Io in maniera preventiva avevo fatto un mirror del volume di avvio, su 2 sandisk da 16gb, quindi per ora il Nas si avvia correttamente.

Ho letto in giro un pochino, ma non mi è chiara la procedura da seguire.
Non ho ben capito se è possibile recuperare la chiavetta danneggiata facendo partire il resilvering, o se devo comprarne una nuova, e sostiuirla prima dell'avvio in modo che parta tutto in maniera automatica.

Potete consigliarmi l'approccio migliore?
Grazie
 

mrbenza

Dabbler
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Sep 26, 2013
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ciao,
personalmente penso.. e dico penso.. che il metodo migliore sia cambiare la chiavetta usb.
La procedura dovrebbe essere (vado a mente)
Storage - Volumes - View Disk - Selezioni il disco danneggiato - Offline - Spegni il NAS

Cambi USB - Accendi - Sempre su Storage/Volumes/Disk selezioni il disco e fai replace.
Dovrebbe indicarti l'unico disco disponibile non utilizzato (la chiavetta nuova).
Una volta dato OK partirà il resilvering automatico.
al prox riavvio tutto sarà ok..

Ti ripeto.. vado a memoria..

cmq leggi qua
Ciao
 

abe_one

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Nov 11, 2015
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ok perfetto, come un normale disco del pool di storage, senza nessuna distinzione!


Proverò non appena mi arriva la pendrive che ordino subito!
 

Jacopx

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Feb 19, 2016
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Sisi, la procedura è corretta! Posta prima la foto dell'output di:
Code:
zpool status -v

facendo vedere bene la sezione relativa alla due chiavette, immagino siano quelle di boot.

Alle volte non è necessario comprare un nuovo dispositivo, una delle mie due stick fa sempre i capricci! :/
 

abe_one

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Nov 11, 2015
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ecco qui di seguito lo screen.
la seconda chiavetta è in arrivo da amazon. Per 10€ mi evito ogni tipo di problema no?
La procedura è come quella dei dischi normali? Attacco la nuova chiavetta - do il replace a quella guasta - mi vedrà 1 sola unità disponibile e poi gli faccio fare?
 

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mrbenza

Dabbler
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Sep 26, 2013
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Come i dischi normali..
Visto che il nas non vede piu' la chiavetta di boot puoi direttamente attaccare quella nuova al suo posto..
poi da gestore disco.. Detach - replace - etc etc ..
 

Jacopx

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Feb 19, 2016
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ecco qui di seguito lo screen.
la seconda chiavetta è in arrivo da amazon. Per 10€ mi evito ogni tipo di problema no?
La procedura è come quella dei dischi normali? Attacco la nuova chiavetta - do il replace a quella guasta - mi vedrà 1 sola unità disponibile e poi gli faccio fare?
Mi sembra più che ragionevole il tuo ragionamento! ;)
Puoi sempre provare ad usarla come stick normale, magari dopo un format parte senza problemi!
 

abe_one

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Nov 11, 2015
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ciao a tutti. Oggi complice il gatto che doveva andare dal veterinario ho trovato un pò di tempo da dedicare al server (la donna è al lavoro).

Sfiga vuole che proprio oggi non voleva saperne di avviarsi.
Ho rimosso la chiavetta compromessa e allora si è avviato tutto normalmente.

Ho inserito una chiavetta uguale e nuova e ho fatto il replace.
Sfiga ha voluto che la chiavetta nuova al posto di essere 15.55gb di spazio libero è 15.38gb e il sistema mi dava errore dicendo che il volume era troppo piccolo per un replace.

Ho preso la vecchia chiavetta e l'ho formattata inserita nel mac, ho provato ha fare un S.O.S e mi ha trovato degli errori che compromettevano l'avvio. Ovviamente non è stato in grado di ripararli.
Allora l'ho inizializzata e gli errori spariti. L'ho inserita nel server e ho fatto partire il resilvering, che è iniziato senza nessun problema.

Ora vi chiedo:

L'unico problema che potrei incontrare e che si corrompa ancora giusto? non può compromettere anche l'altra che rimane funzionante.
Quindi se dovesse dimostrarsi difettosa, si degraderà ancora il volume, restando attiva 1 delle due chiavette e stop.

Grazie !
 

Jacopx

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Feb 19, 2016
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L'unico problema che potrei incontrare e che si corrompa ancora giusto? non può compromettere anche l'altra che rimane funzionante.
Quindi se dovesse dimostrarsi difettosa, si degraderà ancora il volume, restando attiva 1 delle due chiavette e stop.

In linea di massima si!
Diciamo che le USB stick non è che siano troppo longeve e verosimilmente potrebbe fallire anche quella integra.
Una delle mie due sarà già fallita 5/6 volte, l'altra mai... I fattori sono tanti, in qualsiasi caso crea un task che ti permetta di fare un backup delle configurazione sul Cloud in modo da, in casa di fallimento di entrambe, ripristinare il tuo sistema in poco poco tempo! ;)
 

ragnarlothbrok

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Dec 31, 2018
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Ciao a tutti,
ho agganciato questo thread sulle chiavette di boot ed avrei bisogno di alcuni chiarimenti...
Dopo vari test di apprendimento di Freenas effettuati su un vecchio pc (e sono ancora agli esordi!...), ho comprato un Dell Poweredge T30, ho inserito i dischi, configurato il tutto secondo le mie esigenze...
Ho deciso di non esagerare con l'utilizzo delle porte Sata, utilizzando per lo storage le 4 a disposizione nella configurazione standard della nuova macchina, relegando ad una chiavetta usb il ruolo di disco di sistema. In prima battuta pensavo all'utilizzo di un SSD interno (che in verità era più veloce), ma alla fine non mi andava di sacrificare una delle 4 porte sata a disposizione.
Per l'avvio, anziché utilizzare vecchie chiavette sparse qua e là per casa, ho deciso di comprare due Sandisk fit, anche perché in tal modo la chiavetta non sporge dal case.
Ho effettuato la definitiva installazione del sistema su una di queste chiavette, ossia quella che rimarrà costantemente collegata alla macchina, ma non ho optato per l'installazione del sistema in mirror (che dovrei approfondire, seguendo le indicazioni di cui sopra...)...
Vado al punto...
Ovviamente vorrei tutelarmi, creando un supporto sostitutivo che, in caso di guasto della chiavetta ora perfettamente funzionante, io possa inserire e far ripartire velocemente il sistema...
Qua e là ho letto diverse opinioni sul migliore approccio da seguire:
1) c'è chi consiglia il mirror delle chiavette di boot (probabilmente è la migliore soluzione); se è così (chiedo gentilmente conferma...), penso che dovrei rifare un'installazione pulita inserendo due chiavette (possibilmente uguali...in termini di dimensioni) e lasciarle costantemente collegate, giusto? In tal modo se non parte la prima, si avvia la seconda ed io potrei monitorare la chiavetta degradata e sostituirla con un resilvering, giusto?
2) c'è chi invece non parla assolutamente di chiavette in mirroring...consiglia semplicemente di salvarsi una configurazione da System>General e, in caso di necessità, effettuare una nuova installazione pulita su un nuovo supporto e subito dopo scaricare sulla chiavetta nuova il file di configurazione.
Il mio dubbio è questo:
- leggo (anche qui) di fare addirittura un task che mi salvi periodicamente il file di configurazione, da utilizzare al bisogno (forse ho capito male); io mi chiedo: ma visto che stasera penso di aver effettuato la configurazione che non penso di variare, non mi basta tenermi una sola chiavetta (quella che è in funzione) e, in caso di guasto, procedere come al superiore punto 2? La domanda è sicuramente banale, ma il dubbio mi viene in merito al file di configurazione che ho creato stasera e che mi sono salvato... questo file, se io non cambio nessuna configurazione al sistema, non posso utilizzarlo anche tra tre, sei, nove mesi...un anno?! Quindi, se tra un anno, per esempio, faccio un'installazione pulita su una nuova chiavetta e gli carico poi quel file di configurazione, il sistema non riprende a "funzionare" regolarmente (ovviamente con quella configurazione...), leggendo i miei dischi? Aggiungo che: 1) non prevedo assolutamente neanche di cambiare, invertire, spostare, i dischi dalle rispettive porte sata che la mia attuale chiavetta ha trovato in quelle posizioni in sede di prima installazione; 2) se effettuo una variazione alla configurazione del sistema, prevedo di effettuare un nuovo backup della configurazione (ossia, procederei al nuovo backup soltanto "al bisogno").
Mi sfugge qualcosa?!
Mi scuso se sono stato prolisso, ma confido in risposte per me illuminanti, perché al di là delle ovvie strategie di backup dei dati, anche esterni, vorrei poter far affidamento su un sistema nas che funzioni nella quotidianità, senza il rischio magari frequente che ad una ripartenza della macchina non venga caricato il sistema mentre sono fuori sede...
Grazie per l'attenzione...
 

glauco

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Jan 30, 2017
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Ciao @ragnarlothbrok ,
la mia esperienza con le Sandisk Fit come boot device per FreeNAS non è stata piacevole, immagino perché essendo così miniaturizzate, si scaldano tanto.
In generale, la mia esperienza con le chiavette USB è stata negativa: troppo spesso se ne degradava una, al ché provavo a formattarla e rifunzionava, ma dopo un po' il problema di riprensentava. Una volta mi è successo che nonostante avessi due chiavette in mirroring e una fosse degradata, il sistema non partisse. Senza starci troppo a pensare, ho fatto il boot da una chiavetta con l'installer e ho reinstallato FreeNAS, importando la l'ultima configurazione funzionante.
Tutto questo per dirti che secondo me, se possibile, è meglio evitare le chiavette e bootare da un SSD, anche minuscolo. Avendo tu solo 4 porte SATA, mi sa che dovrai accontentarti delle chiavette, quindi in bocca al lupo, e se non hai già comprato le Sandisk Fit, ti consiglio chiavette che dissipano il calore meglio (anche se sporgono). Fra le varie prove che ho fatto, forse mi è stato utile mettere le chiavette su porte USB2.0 piuttosto che USB3.0.
Per risponderti:
1) tutto giusto
2) anch'io consiglio di prediligere il salvataggio del file di configurazione. Certo che puoi ripristinare dal file di config salvato un anno prima! Più che altro dubito che tu in un anno non cambi niente... io sto sempre a cambiare qualcosa!!
In bocca al lupo.
 

ragnarlothbrok

Dabbler
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Dec 31, 2018
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Mille grazie @glauco per il tuo riscontro... Mi hai sicuramente dato delle conferme e anche dei preziosi chiarimenti! E aggiungo che non mi riferisco solo alla tematica del boot, ma anche alla "questione" che avevo aperto nell'altro thread relativo al dimensionamento dei dischi. A quest'ultimo riguardo, infatti, stuzzicato dai tuoi interventi (che ho riletto - così come ho riletto tutti quelli di chi è intervenuto), ho approfondito il discorso della configurazione dei pool e mi sono convinto a predisporre:
- un primo volume con due dischi WD Red in mirroring (questo è il volume dei cosiddetti "dati importanti");
- un secondo volume, in stripe, nel quale, a causa della limitazione delle porte sata della mia Mobo, ho potuto inserire "solo" due dischi (questo è il volume dei cosiddetti "dati un po' meno importanti").
Poi, anziché "sbattermi la testa" per studiare configurazioni che al momento per me sono concettualmente ostiche da digerire, ho preferito adottare una strategia di backup esterno dei dati direi..."semiautomatica": dal mio pc principale dello studio ho pianificato vari backup di cartelle tra fonti e destinazioni varie nella mia rete in modo che nel caso in cui facessi "impicci" con FreeNAS, ho le mie belle copie dei miei dati importanti anche su dischi con filesystem NTFS.
Tornando al tema del boot, sei stato illuminante quando hai asserito la tua preferenza per il disco SSD (per la verità anch'io, fin dall'inizio, ho sempre creduto che questa fosse la soluzione migliore...); purtroppo, al momento, la mia è una strada obbligata, non avendo porte sata disponibili. Pur tuttavia, proprio stasera, quasi per gioco e rasserenato dalle tue precisazioni, ho voluto cimentarmi in una nuova installazione pulita di FreeNAS su due pendrive USB 3.0 Kingston Data Traveler da 16 GB (nuove, le avevo nel cassetto - sono quelle in metallo e quindi credo con una migliore dissipazione); dopo l'installazione ho prima importato i miei due volumi (già popolati) ed ho inserito (ormai a memoria...) i dati di configurazione (domanda, per curiosità: non avrei potuto caricare il file di configurazione precedente, fatto ieri sulla Sandisk Fit, visto che non era in mirror, oppure avrei potuto farlo?!). Risultato?! Una bomba!! Il sistema si carica in due minuti, nel caricamento non noto nessuna riga che segnala errori vari (come invece mi capitava prima con pendrive "pluriformattate") e toccando le pendrive non le sento particolarmente calde (né quando era in corso l'installazione, né quando si avviano). Insomma, mi sento più tranquillo (forse perché adesso, anche grazie - ripeto - ai tuoi chiarimenti, ho provato a ripartire da zero, importando i miei volumi...e tutto funziona!). Insomma, al momento vedo come gira con le due usb in mirror...se dovessi percepire che, come nelle tue precedenti esperienze, il sistema di tanto in tanto non si carica, valuterò se passare al disco ssd, magari previa espansione delle porte sata con una scheda PCI ad hoc.
Una buona serata...a te e a tutti coloro che leggeranno.
 

Jacopx

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Feb 19, 2016
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Ciao a tutti,
ho agganciato questo thread sulle chiavette di boot ed avrei bisogno di alcuni chiarimenti...
Dopo vari test di apprendimento di Freenas effettuati su un vecchio pc (e sono ancora agli esordi!...), ho comprato un Dell Poweredge T30, ho inserito i dischi, configurato il tutto secondo le mie esigenze...
Ho deciso di non esagerare con l'utilizzo delle porte Sata, utilizzando per lo storage le 4 a disposizione nella configurazione standard della nuova macchina, relegando ad una chiavetta usb il ruolo di disco di sistema. In prima battuta pensavo all'utilizzo di un SSD interno (che in verità era più veloce), ma alla fine non mi andava di sacrificare una delle 4 porte sata a disposizione.
Per l'avvio, anziché utilizzare vecchie chiavette sparse qua e là per casa, ho deciso di comprare due Sandisk fit, anche perché in tal modo la chiavetta non sporge dal case.
Ho effettuato la definitiva installazione del sistema su una di queste chiavette, ossia quella che rimarrà costantemente collegata alla macchina, ma non ho optato per l'installazione del sistema in mirror (che dovrei approfondire, seguendo le indicazioni di cui sopra...)...
Vado al punto...
Ovviamente vorrei tutelarmi, creando un supporto sostitutivo che, in caso di guasto della chiavetta ora perfettamente funzionante, io possa inserire e far ripartire velocemente il sistema...
Qua e là ho letto diverse opinioni sul migliore approccio da seguire:
1) c'è chi consiglia il mirror delle chiavette di boot (probabilmente è la migliore soluzione); se è così (chiedo gentilmente conferma...), penso che dovrei rifare un'installazione pulita inserendo due chiavette (possibilmente uguali...in termini di dimensioni) e lasciarle costantemente collegate, giusto? In tal modo se non parte la prima, si avvia la seconda ed io potrei monitorare la chiavetta degradata e sostituirla con un resilvering, giusto?
2) c'è chi invece non parla assolutamente di chiavette in mirroring...consiglia semplicemente di salvarsi una configurazione da System>General e, in caso di necessità, effettuare una nuova installazione pulita su un nuovo supporto e subito dopo scaricare sulla chiavetta nuova il file di configurazione.
Il mio dubbio è questo:
- leggo (anche qui) di fare addirittura un task che mi salvi periodicamente il file di configurazione, da utilizzare al bisogno (forse ho capito male); io mi chiedo: ma visto che stasera penso di aver effettuato la configurazione che non penso di variare, non mi basta tenermi una sola chiavetta (quella che è in funzione) e, in caso di guasto, procedere come al superiore punto 2? La domanda è sicuramente banale, ma il dubbio mi viene in merito al file di configurazione che ho creato stasera e che mi sono salvato... questo file, se io non cambio nessuna configurazione al sistema, non posso utilizzarlo anche tra tre, sei, nove mesi...un anno?! Quindi, se tra un anno, per esempio, faccio un'installazione pulita su una nuova chiavetta e gli carico poi quel file di configurazione, il sistema non riprende a "funzionare" regolarmente (ovviamente con quella configurazione...), leggendo i miei dischi? Aggiungo che: 1) non prevedo assolutamente neanche di cambiare, invertire, spostare, i dischi dalle rispettive porte sata che la mia attuale chiavetta ha trovato in quelle posizioni in sede di prima installazione; 2) se effettuo una variazione alla configurazione del sistema, prevedo di effettuare un nuovo backup della configurazione (ossia, procederei al nuovo backup soltanto "al bisogno").
Mi sfugge qualcosa?!
Mi scuso se sono stato prolisso, ma confido in risposte per me illuminanti, perché al di là delle ovvie strategie di backup dei dati, anche esterni, vorrei poter far affidamento su un sistema nas che funzioni nella quotidianità, senza il rischio magari frequente che ad una ripartenza della macchina non venga caricato il sistema mentre sono fuori sede...
Grazie per l'attenzione...

Io ho avuto pochissimi problemi con le chiavette, adesso che ho un SSD ancora meno! In generale cmq è buona norma salvarsi le consifgurazioni magari su un servizio di cloud esterno così da poter ripristinare tutto senza problemi! ;)
 
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